Referenziale di Nascita

Nel suo insegnamento Barbara Elia, alla multidimensionalità sviluppata attraverso la pratica di diverse discipline razionali e terrestri, mescola una forte ispirazione e ascolto di natura più sottile. A secondo del tipo di lavoro e di gruppo, lascia libero spazio all’arbitrio di ciascuno. E a volte, qualche piccolo miracolo si produce, permettendo ai partecipanti di fare dei balzi in avanti nella trasformazione del qui ed ora, per capire meglio il passato e andare in modo nuovo verso il futuro, dando un senso nuovo al non senso. |
Introduzione
Il “Referenziale di Nascita” (di seguito RN) è innanzitutto uno strumento di sviluppo personale, che si presenta come un tema sugli aspetti della nostra vita, costruito con gli “Arcani dei Tarocchi” e basato sulla nostra data di nascita. Il RN può anche divenire uno strumento d’aiuto nelle psicoterapie, nel counseling, nella gestione delle risorse umane, in pedagogia o in altri ambiti di crescita e formazione. E’ possibile specializzarsi nel suo utilizzo, per se stessi e per gli altri. Il RN esclude ogni forma di divinazione in quanto usa i tarocchi in modo diverso dalla cartomanzia.Cosa sono i tarocchi e come utilizzarli? In questi ultimi anni tanti libri hanno aperto la via a una nuova visione del tarocco, facendo conoscere al pubblico i classici di questo filone, nonché gli autori più noti, che lo presentano in modo nuovo, affrancando in tal modo quest’antico gioco di carte dalla mera divinazione. Oltre alla divinazione, i tarocchi possono essere visti come una sorta di “manuale per comprendere meglio la nostra vita” attraverso l’utilizzo d’immagini semplici ma evocative, considerate come degli archetipi universali (forme preesistenti e primitive dei nostri pensieri). Per capire cosa offre il tarocco e nella fattispecie il “Tarocco di Marsiglia”, consideriamo qui gli “Arcani Maggiori”. È rilevante vederli come una storia incantata, come la saga di un personaggio, il “Bagatto” (metafora di ciascuno di noi), che incontra una serie di personaggi o princìpi, considerati come dei significati simbolici, in virtù dei quali rivela a se stesso il proprio potenziale. Di carta in carta, di personaggio in personaggio, d’insegnamento in insegnamento, il Bagatto diventa “libero creatore della propria esistenza”. Il risultato finale del suo viaggio è l’incontro con il “Matto”. Tutti gli arcani, “sono buoni”, potenzialmente positivi, in quanto invitano ad un percorso evolutivo. Capiremo meglio “cosa” sono i tarocchi e “come” utilizzarli nel seguito dell’articolo. Ma cosa significa diventare “libero creatore della propria esistenza” come il Matto ? Il potere personale e la realtà: diventare più consapevoliTrascorriamo una buona parte della nostra esistenza a delegare il nostro potere agli altri, senza neppure rendercene conto, ed a cercare d’intervenire sugli altri, per ritrovare un certo benessere; ma, in genere, ciò non funziona! Partendo dall’assunto che niente e nessuno hanno il potere di renderci felici o infelici se noi non glielo diamo, dobbiamo riappropriarci di questo nostro “potere personale”. Il tarocco ci aiuta a ritrovare tale capacità in noi, facendoci incontrare ciò che siamo veramente, per poter poi andare oltre i limiti che ci poniamo per stare bene con noi stessi. Siamo gli unici ad avere il “copyright” della nostra percezione, ma spesso non ne siamo consapevoli. Per mezzo degli archetipi dei tarocchi, abbiamo la possibilità di diventare creatori della nostra “realtà”, modificando la percezione che ne abbiamo. I tarocchi ci propongono un cammino profondo per trasformarci interiormente e per liberarci dai troppi condizionamenti che ci impediscono di vivere con Gioia, consentendoci di intervenire sulla nostra realtà in modo creativo. Questi due concetti, quello del nostro “potere personale” e quello della nostra “realtà”, sono la chiave per renderci la vita più bella; questa chiave sta dentro di noi e vi accediamo attraverso il “sentito”. Mediante l’impressione personale dell’immagine della carta del tarocco che scopriamo in noi, si aprono zone inesplorate del nostro “sentito” e ciò, senza bisogno di conoscere il significato delle figure. Si tratterà poi d’intessere un dialogo con il nostro “sentito”, usando la carta come supporto. Si tratta di mettere in relazione il sentito della figura e il suo senso archetipico.. Aprendo questo dialogo personale con le immagini del tarocco è dunque possibile diventare più consapevoli, capire gli schemi che ci fanno soffrire e rendere possibile una nuova visione di noi. In altri termini, il dialogo aperto dall’incontro fra il proprio “sentito” e la carta, diventa un dialogo consapevole, poiché è il frutto del nostro “sentito” e dell’analisi che ne facciamo in seguito.. Il tarocco possiamo incontrarlo solo dentro di noi, sentendolo, degustandolo, riconoscendolo concretamente nella vita di tutti i giorni e ciò ci farà comprendere in maniera diversa il senso delle nostre esperienze quotidiane.
| Consapevolezza, “sentito” e archetipo sono le linee guida del “come” utilizzare il tarocco. Il “come” è dunque una questione di pratica e di esperienza, una sorta di attivazione della tematica della carta in relazione con il nostro vissuto concreto. Il tarocco è un veicolo straordinario per risvegliare il potenziale dell’intuizione dentro di noi, organizzandolo nella direzione della nostra evoluzione personale. In tal senso il tarocco è uno specchio e lavorare con esso equivale ad imparare a guardarsi allo specchio. L’insieme degli arcani maggiori mostrano le tappe di un percorso interiore, tappe di fatto già presenti in noi. Come una sorta di meta-rappresentazione di tale percorso evolutivo, i 22 Arcani Maggiori sono come 22 porte nascoste di natura universale, ma presenti dentro di noi. Queste porte sono utili per realizzare il nostro potere creatore attraverso un dialogo personale intessuto con noi stessi. Come se ci potessimo vedere con chiarezza nello specchio offerto dalla carta, dialogando con la carta, dialoghiamo con una parte dentro di noi. Ventidue porte archetipiche che una volta aperte, ci consentono di diventare più consapevoli. Tale apertura, effettuata a partire dal “sentito”, potrà considerarsi acquisita solo se riconosciuta e convalidata attraverso la verbalizzazione, atta a darle il senso voluto. Il lavoro con il tarocco consente di cercare in noi le “buone domande”, al fine di trovare le “buone risposte”. Dialogo allo specchio secondo uno schema di domande e risposte, viaggio guidato dove quello che noi vediamo nell’Arcano è più importante di quello che questi significa, poiché il tarocco riflette quello che portiamo al fondo di noi stessi oltre il filtro della mente. Il tarocco ci interroga, non ci risponde: siamo quindi all’opposto della cartomanzia. E funziona! Se comprendiamo ciò, possiamo sfruttare al massimo tutte le indicazioni fornite dal RN. Come funziona il RN?Data questa premessa, il RN assume tutta la sua dimensione, poiché associa i “tarocchi-archetipi” a una mappa (il tema), organizzata in ambiti di vita quali le risorse, le sfide, la capacità d’azione, i passaggi obbligati, ecc., (chiamate come in astrologia le“case”) e costruita a partire dalla nostra data di nascita. In questo modo, il RN organizza il nostro paesaggio interiore secondo una mappa ordinata in cui noi possiamo specchiarci; se il tarocco parla del cammino, calcolando il nostro tema, il RN ci aiuta a percorrerlo con più precisione. Ma una volta montato il tema, cosa farne concretamente? Come decidiamo di servircene? Come un vero “coach”, il RN ci aiuta ad individuare gli obbiettivi di lavoro e il modo più semplice ed efficace per raggiungerli: da un lato i tarocchi del “come”, quali attivatori della consapevolezza attraverso il “sentito”, dall’altra il RN con una mappa personale calcolata a partire dal giorno di nascita. Il viaggio è garantito, anche perché al centro di tutto questo percorso ci siamo noi, la nostra data di nascita e quello che abbiamo voglia di fare delle nostre potenzialità. Se in un primo tempo il RN ci consente di decodificare molti aspetti della nostra vita, inscrivendoli in una nuova prospettiva e di comprenderli meglio, in seguito ci offre l’opportunità di scegliere come desideriamo vivere tali potenziali e di “programmare il futuro”. Il tema resta sempre lo stesso, ma la consapevolezza con cui ci guardiamo in relazione a tale specchio evolve, in modo tale da consentirci di ottimizzare al massimo ogni nostro potenziale e governare le nostre azioni In un tema RN tutto “è buono”, potenzialmente positivo; il punto sta nell’aver compiuto il lavoro evolutivo che ogni archetipo propone; uno stesso arcano può essere vissuto nella problematica o nella realizzazione, a seconda di ciò che ne fa la persona. In tal senso insistiamo sempre sull’idea che un tema va lavorato in coscienza dalla persona stessa, evitando di leggerlo in sua vece. In sostanza s’invita sempre a muovere il dialogo andando dalla persona verso il tema e non il contrario. Conclusioni Il RN è uno strumento di sviluppo personale, che attira sempre più persone, curiose di scoprire lo specchio della loro anima, attraverso gli archetipi del Tarocco di Marsiglia e desiderose di raggiungere la propria realizzazione personale. Quella del RN è oggi una realtà concreta, aperta a quanti desiderano incontrarsi, quali esempi viventi di una trasformazione possibile e capace di rendere la vita più bella e più ricca di senso. |