Parliamo di Est-Ovest

 La danza - 1910 - Henri Matisse
 La danza - 1910 - Henri Matisse

di Rita Rotella

Parliamo di Est-Ovest e andiamo a riguardare il quadro di Henry Matisse ”La danza …”. 

In quelle figure essenziali che si tengono per mano in un girotondo cosmico, abbiamo ritrovato il cammino dell’uomo che vuole raggiungere l’armonia. Ormai è noto e dimostrato che buona parte della nostra infelicità mentale e fisica dipenda da un cattivo uso che noi facciamo della mente e dei suoi meccanismi. Gli uomini ”antichi”, forse, questa verità la conoscevano tanto che, soprattutto le popolazioni orientali, hanno dato molta importanza alla meditazione come via per parlare con l’IO più profondo e cercare delle soluzioni al quotidiano caos. Oggi, specialmente nella cultura occidentale, il termine meditazione è tradotto con un prosaico “non ho tempo … ho troppe cose da fare …” perché il pensiero corre all’immobilità di certe posizioni fisiche certamente non consone all’uomo moderno occidentale. Ma meditare vuol dire essere padrone della propria mente e delle proprie emozioni, riuscire a governare le une e le altre con meccanismi automatici che ci regalano il controllo degli eccessi per il raggiungimento di quell’armonia cosmica a cui si accennava. Inutile dire che i meccanismi automatici non sono poi tanto automatici visto che la mente e l’animo hanno la caratteristica di guizzare a destra e a manca per sfuggire ad ogni inquadramento. Ed allora ecco la necessità di essere aiutati da discipline millenarie che si sono dimostrate vincenti nel raggiungimento del nostro scopo. E il Qi Gong è una di queste, come abilità, capacità di gestione dell’energia vitale risultante dall’impegno e dalla pratica. Certo ognuno deve metterci di suo un pizzico di determinazione e di volontà perché il cammino non è semplice ma i risultati sono garantiti dai buoni maestri e da chi, questa strada, l’ha percorsa prima di noi.