“HIS NAME IS STREET”
Se è vero che nel nome c’è il destino di un uomo, il cognome di Richard J. Street deve aver avuto un peso non indifferente nei percorsi di vita di questo inglese di Liverpool che ha trovato casa a Nervi, panoramico quartiere di Genova.Richard è un viaggiatore, nell’accezzione più ampia attribuibile al termine, ma prima ancora un uomo libero .
La sua infanzia non è felice e, crescendo, si susseguono segnali, matura in lui un senso di non appartenenza a quei luoghi, a quelle persone, in definitiva a quella vita.
Un giorno Richard parte, come un Forrest Gump o un Alexander Supertramp ma senza effetti speciali, e cammina, fa autostop, lavora, viaggia. Con lui una chitarra, un taccuino per appunti, tanti libri e una cultura non solo di strada che si forma e cresce giorno dopo giorno, città dopo città, incontro dopo incontro.
Decenni dopo Richard J. Street è su un treno diretto in Francia, ha voglia di leggere un libro in tranquillità e scende alla prima stazione: Genova Nervi. E’ il 2009, Richard cerca una panchina sulla passeggiata a mare, si siede e inizia a leggere. Oggi è ancora lì, quella panchina è diventata la sua casa, soggiorno e, a volte camera da letto. Su quella panchina Richard mangia, beve, dorme, riceve ospiti, ma soprattutto scrive poesie dove il rumore di fondo sono le onde del mare. Attorno, il mondo passa non lontano ma attraverso, la gente siede, parla, chiacchiera, ride, si confida, come si fa non con un eccentrico solitario ma con un uomo di pace, saggio di quella saggezza che solo la strada può dare.
Paolo Patrito, gennaio 2013
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